giochi


So che molti non capiranno come un ragazzo di 25 anni laureato possa appassionarsi ad un cartone animato, ma onestamente non mi interessa più di tanto, voglio continuare a coltivare il mio piccolo Peter Pan che mi rende la persona che sono.

Adesso lavoro e purtroppo non riesco più a guardare in diretta le puntate, ma ogni giorno ringrazio il signor Ray Dolby e il suo team che mi permette di guardarle la sera comodamente seduto sul divano.

Adesso guadagno anch’io i soldi e posso togliermi qualche sfizio e questo ho cominciato ad amarlo appena l’ho stretto tra le mani!!!

Se un vecchio si presenterà a casa mia all’ora di cena, auto-invitandosi per mangiare portando i ravioli con il nuovo ripieno di struzzo e peperoncino, io prenderò il badile e lo colpirò con tutta la forza che ho in corpo.

Se invece mi capiterà di sentire una suoneria che parla di un gatto che si crede la stella del telefonino, prenderò il possessore del suddetto cellulare e cercherò di rianimargli i pochi neuroni rimasti a suon di schiaffi.

Se come me odiate quel gatto cliccate qui. Grazie a PensierInEccesso per la segnalazione.

Da quando sono tornato single ho riscoperto alcuni dei bellissimi sapori che sa offrirti la vita senza vincoli. Uno di questi è la bellezza di passare un pomeriggio a giocare alla play con un grandissimo e speciale amico (Andrea ndr).

La sede del nostro scontro è stato il divano in taverna da lui e il palio c’era il titolo di “campione intergalattico di PES6”.

La squadra scelta da me è stato il Valencia, Andrea invece ha preso il Barcellona (il solito sborone). La sfida sarebbe stata decisa al meglio delle 3 gare.

La prima partita viene vinta dal Valencia (EVVAIIIIIIIII) per 3 a 2, rimontando uno 0-2 e goal vittoria a tempo scaduto di Angulo (un grandissimo giocatore, vero Andre?). Una faticaccia, ma grande soddisfazione. Seconda partita invece decisa da un goal di Saviola al secondo tempo supplementare: vittoria per 2 a 1 del Barcellona, la terza sfida sarebbe risultata decisiva.

Dopo due partite terminate in parità nei 120 minuti (i rigori non vengono considerati), inizia la partita decisiva.

Nei primi 20 minuti il Barça si porta sul 2 a 0, ma il Valencia reagisce e in 10 minuti si riporta in parità: dopo 45 minuti il risultato è di 2 a 2. Nell’intervallo i 2 contendenti rilassano le mani e sgranciscono le dita che cominciano a far male, soprattutto i pollici, ma la posta in gioco è alta, altissima. Inizia il secondo tempo con le squadre bloccate, l’adrenalina è al massimo e la tensione pure. Gli allenatori incitano i propri giocatori a dare di più, a correre più veloce e negli ultimi 30 minuti succede di tutto, ai goal del Valencia risponde prontamente il Barcellona, finiscono i 90 minuti sul 4 a 4. I due giocatori sono sudati come se avessero giocato loro le partite, si dissetano e fanno stretching alle dita, ormai è un gioco al massacro, senza esclusione di colpi, i supplementari saranno decisivi stavolta?

Pronti via e David Villa porta avanti il Valencia, un contropiede perfetto che non dà scampo ad Andrea. La tattica del Valencia diventa improvvisamente simile a quella delle provinciali contro le grandi, difesa chiusa e lanci a caso per tenere lontani gli avversari. Questo “nuovo” stile paga nel primo tempo supplementare che finisce sul 5 a 4 per il Valencia.

Nel secondo tempo gli attacchi del Barcellona sono sempre più insistenti, la difesa del Valencia tiene e ormai la fatica ha raggiunto il punto massimo per i due contendenti che cercano di far riposare le dita ad ogni rimessa laterale, ma sono solo dei palliativi inutili. La partita sta ormai volgendo al termine e comincio a vedere la mia trionfante vittoria, gli onori e la gloria, le donne in costume che festeggiano con me (forse sto vaneggiando troppo…..), ma ecco che a due minuti dalla fine Ronaldinho tira fuori dal cilindro la magia che pareggia i conti. Quando l’arbitro decreta la fine delle ostilità scatta un abbraccio spontaneo tra i due partecipanti. La sfida si è clamorosamente conclusa in parità e nessuno dei due ha più le forze fisiche e mentali per un’altra partita. Il trono di campione rimane vagante, per ora….

(ndr: domenica scorsa è andata in scena nuovamente la sfida e ho perso per 2 a 1, ma l’ho lasciato vincere 😀 )

Con un po’ di ritardo (anzi, un bel po’ di ritardo), riprendo un meme visto sui blog di 2 miei cari amici (Paso e Peg); il funzionamento è semplice, bisogna rispondere a 16 domande utilizzando Google Immagini. Vai che si inizia:

1) La tua età al prossimo compleanno (e questo è molto chiaro)

2) Un posto che vorresti visitare (che dire? Semplicemente stupendo)

3) Il tuo posto preferito (vi sfido a capire a cosa stavo pensando….)

4) Il tuo oggetto preferito (lapalissiano)

5) Il tuo cibo preferito (e non fate i maliziosi ;))

6) Il tuo animale preferito (pensate che figurone in giardino)

7) Il tuo colore preferito (non ho capito come la fragola si collega al mio colore)

8) Il posto in cui sei nato (per chi non lo sapesse è Rho)

9) Il posto in cui vivi (semplicemente la capitale, fra qualche anno)

10) Il nome di un animale domestico che hai avuto (non è pubblicità occulta)

11) Il tuo nick sul blog (non ci posso credere!!!!!!!!)

12) Il tuo vero nome (ma che cavolo di immagini sono?)

13) Il nome delle tue nonne: materna

14) e paterna (chiedo scusa, parlate con Google….)

15) Una tua brutta abitudine (sembra camera mia :))

16) La tua vacanza preferita (non male vero?)